Napoli (AU) - Inizia ad essere sollevato e scrostato il velo di menzogne
ed ipocrisie poste in essere dal regime e dal mainstream, che da sempre avvolge
la Lega Sud Ausonia. Dopo essere stati alleati con la Lega
Nord di Salvini solo perché condividevamo (e tutt'ora condividiamo) le
posizioni contro questo tipo di Europa e l'impostazione della
moneta unica truffa, ecco che un articolo pubblicato ieri su "Il
Mattino", e che porta la firma del collega Gigi Di Fiore, fa finalmente
chiarezza e giustizia di molte inesattezze che sono state dette sulle posizioni di quello che di fatto è e resta il primo movimento indipendentista del Mezzogiorno.
"A maggio - si legge in un passo di questo articolo, in cui a parlare è il nostro Segretario Federale, Gianfranco Vestuto - concludemmo un accordo elettorale con la Lega Nord in vista delle Europee, sulla base di una comune visione sui danni provocati dall'Euro e dal Parlamento Europeo. Ma quando il discorso si sposta sul territorio, le cose cambiano. E così abbiamo preso le distanze da qualsiasi disegno della Lega Nord al Sud".
Un lavoro apprezzabile ed assai ben documentato, quello che oggi possiamo leggere sulle colonne del principale quotidiano di Napoli e del meridione, "Il Mattino". Così come dovrebbe essere la regola in materia giornalistica ed a maggior ragione ci si pone quale scopo, quello di indagare sul fenomeno dell'autonomismo e della voglia di affrancamento che inizia a farsi strada - a dispetto di quello che si vuole ancora far credere - anche nel Mezzogiorno.
"A maggio - si legge in un passo di questo articolo, in cui a parlare è il nostro Segretario Federale, Gianfranco Vestuto - concludemmo un accordo elettorale con la Lega Nord in vista delle Europee, sulla base di una comune visione sui danni provocati dall'Euro e dal Parlamento Europeo. Ma quando il discorso si sposta sul territorio, le cose cambiano. E così abbiamo preso le distanze da qualsiasi disegno della Lega Nord al Sud".
Un lavoro apprezzabile ed assai ben documentato, quello che oggi possiamo leggere sulle colonne del principale quotidiano di Napoli e del meridione, "Il Mattino". Così come dovrebbe essere la regola in materia giornalistica ed a maggior ragione ci si pone quale scopo, quello di indagare sul fenomeno dell'autonomismo e della voglia di affrancamento che inizia a farsi strada - a dispetto di quello che si vuole ancora far credere - anche nel Mezzogiorno.
Quello stesso Mezzogiorno prima vilipeso e deriso da Salvini a più riprese in
questi anni, ed ora diventato tutto ad un tratto fondamentale per il nuovo
establishment della Lega Nord che, abbandonata l'idea della Padania libera,
adesso parla di "bene dell'Itaglia", riproponendo, sotto un'altra
veste, la solita ed indigesta minestra riscaldata che ci è stata propinata per
interi decenni.
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Il leader della Lega Nord Matteo Salvini è soggetto noto per aver sovente "alzato il gomito" |
Magari raccattando voti tra la malavita siculo-calabro-pugliese-campana (come dimostrano i colegamenti con noti esponenti della politica politicante e impresentabile che deve travasare i voti dei propri capobastone e - quella sì - traditrice del Sud
(ogni riferimento va a quegli pseudo meridionalisti
d'accatto che sanno solo piagnucolare, senza proporre alcunché di valido è
voluto e per niente puramente casuale) che anche stavolta non esita a svendersi
al nemico di turno, che nella circostanza indossa gli edulcorati e pittoreschi
panni di Matteo Salvini che fra un selfie e l'altro, trova pure il modo di
dichiarare di preoccuparsi dei nostri problemi. Abbiamo in questi mesi, messo a
più riprese in guardia su questa scellerata decisione di calare la Lega Nord al
Sud, ravvisando come in realtà non solo leda quelli che sono i principi cardine
del vero federalismo (il rispetto delle autonomie territoriali e del sacrosanto
principio "ognuno padrone in casa propria"), ma sia anche e
sopratutto un maldestro tentativo di scopiazzamento di quell'arroganza
nazionale, di memoria (S)fascistoide, che rappresenta quel che resta della
destra e del centrodestra. E dietro cui, ad agitare i fili del pupo in salsa
padana, ineffabile si cela quel "Cavaliere" che - ricordiamolo - è proprietario
del simbolo della Lega Nord, così come avevamo già avuto modo di evidenziare in
un altro nostro articolo.
Tornando all'articolo del collega Gigi Di Fiore, non possiamo che plaudire all'onesta' intellettuale evidenziata, perché un aspetto che ci ha sempre premuto sottolineare e' la nostra assoluta equidistanza dalle vecchie e stereotipate logiche contrapposte "destra-sinistra". Dietro cui, turpi personaggi in questi anni hanno solo pensato bene di gonfiare i propri portafogli e stringere accordi con le organizzazioni malavitose presenti sul territorio.
F.M. ufficiostampa@legasud.it
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