I recenti,
tragici attentati che hanno colpito in maniera diretta la Russia e la Francia,
provocati dal fanatismo religioso dell’ISIS, pongono una serie di riflessioni e
di considerazioni che ormai ci pongono di fronte ad una serie di dati e di
fatti incontestabili.
La lunga scia
di sangue e di morte che sta terrorizzando il mondo trae origine però non solo
e non tanto nel fondamentalismo islamico, ma in un disegno - nascosto dai
mainstream – assai più subdolo e malvagio che quale scopo finale si pone di
trasformarci in schiavi di un elite composta da un manipolo di ricchi paranoici
e viziati, che considera la vita umana alla stregua di un semplice capriccio da
soddisfare a tutti i costi.
Ma andiamo con
ordine, perché sono tanti gli aspetti da analizzare in un contesto per certi
versi assai ingarbugliato e complesso, come questo. Per tale motivo, avvertiamo
i lettori di non stupirsi se – leggendo questo articolo – avranno la sensazione
di trovarsi catapultati in argomenti che sembrano non essere legati da un filo
logico. Ma che in realtà, invece, lo hanno eccome!
Il primo dato
che salta agli occhi di chi scrive, è l’assoluto ed acclarato fallimento
dell’idea di questo tipo di Europa basata sulla finta solidarietà ed il
buonismo più ipocrita e melenso.
Dopo la
carneficina di Parigi, mi ha personalmente colpito l’assenza di qualcuno che
assumesse una guida politica forte e chiara che rappresentasse appieno la
posizione di un’Unione Europea, che esiste solo a chiacchiere e non certo nei
fatti. E non da oggi. Le dichiarazioni del presidente francese Hollande, mentre
ancora si stava consumando un dramma il cui bilancio purtroppo è ancora
provvisorio, sono apparse dettate dall’emozione del momento, e la decisione di
chiudere a tempo indeterminato le frontiere appare come un’inequivocabile
ammissione del fallimento acclarato di questa politica idiota, basata sull’accoglienza
indiscriminata.
In realtà, era
da tempo che avevamo messo in guardia dal possibile pericolo insito nella
mancanza di controlli alla base di questo flusso di immigrati, evidenziando
come occorresse stringere sulla reale identificazione. Anche e soprattutto per
tutelare gli stessi profughi che scappano dagli orrori della guerra e che
dunque vanno comunque accolti, per un mero principio umanitario. Ed invece,
ricordiamo benissimo il tempo in cui la Francia e la Germania se ne sono
vigliaccamente e pilatescamente lavati le mani del problema sostenendo, con
incredibile superficialità e leggerezza, che era una questione tipicamente
ita(g)liana. Per essere ancora più chiari e specifici, ancora una volta e come
sempre, è sulle spalle del derelitto e disastrato Sud che è ricaduto il peso
insostenibile della gestione di chi è sbarcato sulla nostra terra, credendo in
maniera sbagliata di trovare l’Eldorado.
Perché sono le
nostre coste quelle ad essere più facilmente raggiungibili dal Maghreb e dal
Medio Oriente, come attestano i continui e massicci sbarchi che si alternano a
ritmo pressoché quotidiano su Lampedusa, Catania e tutta la costa meridionale
della Sicilia. Ne arrivano a frotte, e sino a quando non si vorrà provvedere ad
identificarli ad uno ad uno, è ovvio che ci sarà sempre il timore che in mezzo
a chi ne ha diritto (i profughi), possano mescolarsi emeriti sfaccendati che
sono attratti dalla prospettiva di avere 1.500 euro al mese e poter campare
alle spalle di chi già fa fatica a portare il proprio piatto a tavola, senza
fare un emerito cazzo dalla mattina alla sera. Mentre, e qui arriviamo al
dunque ovvero alla peggiore delle ipotesi, potrebbero esserci dei terroristi in
incognito, pronti a dar vita ad attentati che – Parigi insegna – possono purtroppo
avvenire dovunque ed in qualsiasi contesto. E che vanno a colpire sempre e soltanto
poveri innocenti, e non certo chi occupa gli scranni e decide – anche
illegittimamente, come è il caso dell’itaglia – per tutti!
Il perché di
questa scelleratezza nella politica dell’accoglienza, del resto, è molto
chiaro: la sinistra mafiosa, accattona, arrogante e comunista – tenendo fede ai
suoi principi che si fondano esclusivamente sul rubare i soldi degli altri, con
le tasse che servono solo a mantenere un inefficiente meccanismo parassitario,
utile solo a tenerla in vita – sull’accoglienza sta dando vita ad un lucroso
business.
Non è
difficile immaginare dove possano andare a finire i fondi comunitari (sempre di
soldi nostri si tratta perché, va ricordato, che lo stato estorsore itagliano
ce li fotte perché “ce lo chiede l’Europa”), dal momento che l’inchiesta “Mafia
Capitale” ha evidenziato l’esistenza di un rapporto collusivo fra forze
politiche che si dichiarano ipocritamente a favore dell’immigrazione,
attraverso un patetico, ipocrita e melenso buonismo, e quelle cooperative rosse
che hanno visti incrementati magicamente i propri profitti. E tutto questo alla
faccia dello scopo non lucrativo e di utilità per i singoli soci, per le quali
per legge sono state costituite.
La maggioranza
che sostiene il governo abusivo ed illegittimo (perché viziato da una
gravissima irregolarità che ha violato quanto stabilito dalla Costituzione, a
proposito della non rieleggibilità del presidente della repubblica),
naturalmente sostiene e foraggia questa condotta. In totale disprezzo, solo per
citare alcuni esempi, di chi lavora con un contratto precario, di chi è stato
costretto dalle tasse e dalla burocrazia a chiudere o a delocalizzare la propria
attività produttiva, o di chi si è trovato costretto a difendere se stesso e le
proprie cose anche ricorrendo ai mezzi più estremi, ricevendo oltre al danno
pure la beffa da parte di un sistema giudiziario anch’esso marcio e corrotto in
buona parte delle sue componenti!
Cosa non si
farebbe, del resto, pur di vivere nel lusso più sfrenato alla faccia ed alle
spalle di chi, fra le altre cose, ha anche capito il giochetto sporco di questi
partiti politici che indossano la maschera dell’ipocrisia e della menzogna,
quando poi si tratta di andare a votare. Anche se quello che è un diritto che
ci spetta quando la maggioranza di governo non c’è più, ormai è diventato una
vera e propria elargizione! A giudicare dalle modalità tipicamente dittatoriali
ed illiberali, con cui vengono nominati governi “tecnici” dall’oggi al domani,
solo perché i nostri rappresentanti istituzionali devono obbedire ai diktat
provenienti da potentati che si trovano all’estero e che, in maniera vigliacca
ed infame, continuano ad agire ed a tramare nell’ombra.
In questo
articolato discorso, naturalmente, anche la finta opposizione costituita da
Beppe Grillo e dal suo Movimento 5 Stelle da un lato e Matteo Salvini e la sua
Lega Nord non più per l’indipendenza della Padania dall’altro, sono funzionali ad un
sistema che cerca di convogliare in un alveo facilmente controllabile la
protesta che sta attraversando strati della popolazione più ampi. Anche se la
vera mina vagante per questo regime, è quel 50% e passa che o non va più a
votare oppure esprime la propria rabbia con le schede bianche o nulle.
Tornando ai
due personaggi da operetta poc’anzi citati, appare assai chiaro che Grillo convoglia buona parte dell’estremismo di sinistra ed agisca al soldo ed al comando della massoneria e degli americani, visto e considerato che Casaleggio proviene da quegli
ambientini. Mentre Salvini che si è alleato con gli sfigati (s)fascistelli di
estrema destra ha avuto il compito dal proprio padrone Silvio Berlusconi
(ricordiamo infatti che la Lega Nord è un brand che appartiene al Cavaliere) il
centro-destra. Ovvero quell’insignificante ed improduttiva accozzaglia di
partiti che aveva promesso, al momento della sua elezione. l’abbassamento delle
tasse e l’avvio di un processo di riorganizzazione in senso federale dello
Stato, e che invece nulla di tutto ciò ha poi effettivamente realizzato.
La
sovraesposizione mediatica del parassita padano del resto fa sorgere più di un
legittimo sospetto a chi ha imparato bene a leggere ed analizzare fra le righe
il comportamento di chi, in precedenza, spargeva solo letame e veleno sul Sud.
Salvo poi andare adesso a raccattare qualche voto, con la complicità di qualche
ascaro nostrano che si è fatto addirittura la tessera, al solo esecrabile scopo
di tenere il culo saldamente incollato sul cadreghino. Non appena abbiamo
smascherato le reali intenzioni di Salvini, non abbiamo esitato nemmeno un
secondo a rispedirlo al mittente. Non potrà mai essere del resto nostro alleato
chi ha abiurato il federalismo (in nome e lo sottolineeremo sempre e comunque,
dello statalismo più bieco e becero) e l’idea finalmente di far crollare un
regime che sta distruggendo quotidianamente i nostri diritti e la nostra
libertà, giorno dopo giorno!
Nel caso della
tragedia che ha insanguinato Parigi, poi, lo abbiamo visto come al solito
strepitare, senza offrire una soluzione concreta al problema. Dimenticandosi di
come la stessa Lega Nord abbia dato il proprio assenso al vergognoso Trattato
di Dublino che scarica sul nostro paese il peso di questa ondata immigratoria
senza precedenti e di come ai tempi in cui Roberto Maroni – oggi attuale
governatore della Lombardia – era Ministro degli Interni, siano stati proprio i
duri e puri padani a volere i campi ROM che oggi vorrebbe abbattere con la
ruspa!
Chiusa questa
lunga e doverosa parentesi sui pagliacci di casa nostra, torniamo a quello che
è successo dopo gli attentati di Parigi, ed a chi sta muovendo dei fili assai
pericolosi ed inquietanti.
L’unico che ha
parlato in maniera assai chiara e categorica è stato, ancora una volta, il
premier russo Vladimir Putin che senza mezzi termini ha fatto capire non solo
che i bombardamenti russi contro le postazioni dell’ISIS proseguiranno, ma che
l’obiettivo finale sarà quello di punirli esemplarmente! Il paradosso è che il
resto dell’Europa politica non ha preso posizione, a partire dalla Germania che
si è chiusa in un imbarazzato silenzio mentre risultano essere come al solito
stucchevoli le dichiarazioni del presidente americano Barack Obama.
Del resto, non
poteva affatto essere altrimenti considerando che alcuni giorni fa abbiamo
dovuto addirittura sorbirci la perla dispensataci a piene mani da Washington che
“occorre il dialogo con i terroristi moderati”! Un’autentica tautologia ed
assurdità, perché un terrorista non può mai essere moderato per sua definizione,
proprio perché il suo compito è quello di seminare odio, distruzione e terrore.
Non è un
segreto del resto che sia stata la CIA (Central Intelligence Agency) ad
addestrare militarmente questi personaggi, il cui scopo è sempre stato quello
di ribaltare il governo democraticamente eletto di Assad, in Siria. Già alcuni
anni fa, ricorderete come gli Stati Uniti abbiano addirittura provato a creare
prove fasulle pur di trovare il pretesto con cui scatenare la guerra contro
Damasco, colpevole di non essersi piegata ai voleri delle potentissime lobby
che vogliono mettere le proprie sporche e lerce mani sul petrolio siriano.
La guerra
sembrava inevitabile, ma fu Putin con un capolavoro diplomatico ad evitare
l’innesco di un conflitto pericolosissimo, considerando l’estrema instabilità e
complessità che da sempre caratterizza il Medio Oriente. E fu così che la lista
dei nemici cui “fargliela pagare” si allarga dunque anche alla Russia. Quale
occasione migliore per stuzzicare il “Grande Orso” se non fomentando la solita
rivolta, questa volta alle porte di casa?
L’Ucraina a
guida neonazista che spodesta Yanukovich e che mette al suo posto il mai eletto
Poroshenko, rappresenta il punto più alto dell’arroganza e della vigliaccheria
di chi con il motto “esportiamo la democrazia” non esita in alcun modo a
sostenere e provocare guerre ovunque e contro chi non si piega ai voleri del
Nuovo Ordine Mondiale (New World Order).
La successiva
consultazione popolare con cui la Crimea ha chiesto di tornare a far parte
della Russia, avvenuta in maniera regolare così come hanno attestato i numerosi
osservatori internazionali presenti, naturalmente non solo non è stata
riconosciuta dall’Occidente libero e democratico (?!), ma anche considerata
alla stregua di un vero e proprio affronto da parte di chi ha preso il potere
in maniera illegittima e coercitiva il potere. Foraggiato e sostenuto
politicamente ed economicamente da un’Unione Europea che piuttosto dovrebbe
chiedersi perché ad esempio Ungheria ed Islanda hanno deciso di uscire da essa.
Ed in molti paesi, si sta sempre più affermando un sentimento antieuropeista
che ormai non può più essere ridotto al rango di fenomeno populista e
demagogico!
Il problema
che è alla base di tutti quelli che fra poco leggerete è che dietro a tutto
questo putridume, c’è un elite formata da banchieri ed uomini di affari di
origine sionista. Il problema e la radice di tutti mali, dunque è Israele! E
nello specifico della situazione del Medio Oriente, l’irrisolta questione
palestinese che nasce nel 1948 con la Dichiarazione Balfour attraverso cui
venne deciso di far nascere uno stato ebraico, ma su un suolo occupato per
millenni dalle popolazioni arabe che lì vi sono sempre state insediate, quale
sorta di risarcimento danni provocati dagli orrori e dalle nefandezze
perpetrate dai nazisti. Questo ha portato ad un clima di eterna e mai risolta
contrapposizione con la Palestina che oltre al danno ricevuto, si è pure dovuta
sorbire la beffa di essere considerata “terrorista” solo perché ha rivendicato
a più riprese il proprio diritto all’autodeterminazione, così come del resto
sancito nella carta ONU all’articolo 20!
In questa
sede, prendiamo le distanze in maniera assai netta e decisa, da chi in modo
altrettanto folle, barbaro ed omicida come hanno fatto i sicari nazisti ha
pensato bene di distruggere il popolo ebraico, decretando la morte di
tantissime persone che non c’entravano nulla con i paranoici disegni di chi
considerava – ed ancora oggi considera – la vita umana come un qualcosa che non
vale niente. Anche il sangue che scorreva del resto all’interno dello stesso
pazzo che rispondeva al nome di Adolf Hitler, aveva proprio origini ebraiche!
I voleri di
questa elite erano, ieri come oggi, sempre e solo quelli di generare una
società priva di valori, dove occorre distruggere la famiglia, insieme a tutte
quelle leggi naturali che hanno da sempre contraddistinto l’umanità. A partire
dalle religioni che da elemento con cui unire i popoli, stanno diventando uno
strumento di mortale e letale contrapposizione. Perché l’errore assolutamente da
non fare, in questi momenti così drammatici e cupi, è quello di considerare chi
professa la fede musulmana (ma questo vale anche per tutti coloro che si
riconoscono negli altri credo) alla stregua di un assassino e di un terrorista.
In tal senso,
ricordiamo, la lezione che ci viene dalla storia quando Federico II° riuscì a
trovare il modo per gestire al meglio i rapporti con l’Islam. Quando bisognava
essere duri, il sovrano svevo non si tirava certo indietro così come riuscì a
reprimere nel sangue le ribellioni saracene che compromettevano e minavano la
stabilità del suo impero fra il 1222 ed il 1233. In pochi però sanno che
Federico II° era un profondo conoscitore della religione islamica e proprio per
questo motivo erano improntati all’insegna del reciproco rispetto, i rapporti che
aveva con essa. Non è un mistero infatti che non solo si dotò di una
guarnigione di soldati che credevano in Maometto, ma che addirittura
all’interno del suo regno c’erano delle importanti e rilevanti comunità
musulmane come quella di Lucera, in Puglia. Chiaro e lapalissiano esempio di
come possa esserci vera integrazione e convivenza, quando esistono delle regole
chiare e condivise da tutti perché giuste e rispettose dei diritti di ciascuno!
Religione e politica vanno tenute
opportunamente separate.
Tornando al
disegno posto in essere dalla lobby mondialista, l’altro fondamentale passaggio
riguarda il sovvertimento della famiglia naturale che è stata per secoli alla
base della società, dispensando e tramandando sani valori, di generazione in
generazione. E che oggi va distrutta a tutti i costi, prima attraverso messaggi
subliminali volti alla creazione di falsi miti e modelli, basati sull’arrivismo
a tutti i costi, la slealtà, la disonestà e l’egoismo! E poi con schifezze
assolute come ad esempio le adozioni di bambini attribuite a due persone dello
stesso sesso che non hanno orientamento eterosessuale! Un invito a nozze per i
cultori della pedofilia (perpetrata, e questo pure lo evidenziamo, anche da
insospettabili ed impuniti escrementi umani della Chiesa Cattolica) e di altre
pratiche orrende, votate all’indottrinamento ideologico e sessuale sin dalla
più tenera età.
I tanti “Gay
Pride” che sempre più spesso fanno capolino nelle nostre città ed organizzati
come sempre con i nostri soldi, in realtà non hanno quale scopo quello di
tutelare i diritti delle coppie che non hanno tutela giuridica perché non legate
dal vincolo matrimoniale. Ma qualcosa di assai più subdolo e pericoloso.
Nessuno vieta
di esprimere il proprio orientamento sessuale come meglio si crede, ma
riteniamo che starnazzare in maniera cafona e pacchiana in mezzo alle strade
per proporre un modello di famiglia alternativo a quello naturale, in realtà
sia dannoso e controproducente anche e soprattutto per quelle stesse coppie gay
e lesbiche che chiedono soltanto il riconoscimento dei loro diritti giuridici.
E che dunque preferiscono la riservatezza e la discrezione, rispetto a chi con
il proprio comportamento sta soltanto sobillando e fomentando oltre il dovuto
gli animi di chi, all’altra estremità, è mosso per davvero da atteggiamenti
violenti ed omofobi!
Per far
realizzare quanto esposto, anche a costo di far apparire questa analisi in
certi punti slegata e priva di logicità, la lobby sionista che guida il NWO ha
stretto una mortale alleanza con i sauditi, in nome del dio danaro con cui
corrompere interi governi assoggettandoli ai loro voleri. Gli strumenti sono
quelli della costituzione di governi illegittimi (come nel caso itagliano), la
creazione di “false flag” (vedi l’11 settembre) e di un clima di terrore, quali
pretesti da instillare facilmente nell’opinione pubblica per giustificare la
restrizione ulteriore delle nostre libertà personali. Ed avviare un processo di
instillazione di un regime dittatoriale, camuffato da democrazia che colpisce
con una giustizia marcia e corrotta (che si dedica anch’essa a festini ed altre
schifezze), chi osa opporsi a tale inaccettabile status quo!
Nel caso
specifico con cui abbiamo iniziato questa lunga analisi, le modalità con cui
agisce l’ISIS sono tipiche di gente che ha ricevuto un addestramento militare
di tutto rispetto: non si spiegherebbe in altro modo la freddezza e la lucidità
con cui hanno caricato le proprie armi e fatto fuoco in maniera calma al
Bataclan, su chi ha solo avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato, al
momento sbagliato.
L’ISIS dunque
è foraggiata dagli americani (gli stessi che intrattenevano i rapporti con Bin
Laden, per intenderci), e questo spiega il perché dei tanti tentennamenti che
abbiamo notato nel comportamento tenuto dall’amministrazione Obama che sta
provando in tutti i modi ad arginare l’intervento militare russo richiesto, fra
le altre cose, proprio da Assad.
La conseguenza
del dramma vissuto dalla popolazione inerme in Siria è sotto gli occhi di
tutti: in tanti sono costretti a scappare in altri paesi, dando vita al
problema della gestione dei profughi che se fosse stato affrontato – ripetiamo
- in maniera meno egoistica e più razionale da parte dell’intera comunità
internazionale, quando ancora poteva essere controllabile, a quest’ora non
avrebbe portato a quella vera e propria emergenza che è sotto i nostri occhi.
Che rischia di
dar vita ad una indesiderata guerra fra poveri, dalle conseguenze a dir poco
imprevedibili. E che per questo motivo, giova sottolinearlo, sono ancora più
pericolose di quello che si possa pensare!
Francesco
Montanino
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