Punture di Vespe (quelle dell’astronomo Franco, già
candidato sindaco alle recenti comunali della lista “L’altra
Matera’’) per il movimento autonomista ‘’ Lega Sud Ausonia’’, che torna a
Matera con rinnovato entusiasmo dopo la parentesi tentata nel 1997
dall’avvocato Michele Sellitri. Altri tempi, altri contesti, ma la
questione meridionale è ancora lì e le cose non sono cambiate, anzi.
Il BelPaese marcia a più velocità e i governi per motivi di
opportunità e di priorità si affidano agli effetti della globalizzazione
e dei dati mutevoli delle statistiche, spesso in contraddizione tra
loro, che lasciano il Sud con poco P.I.L e con scarso appeal per gli
investimenti.Orgoglio meridionale, per Matera e per la Basilicata
(evitando i pasticci del doppio toponimo Lucania e Basilicata, che
sarebbe dovuto entrare nel nuovo Statuto) e nel solco di una identità
attaccata dai disegni ‘’a tavolino’’ delle macroregioni , delle aree più
o meno vaste e dalle visioni spesso strabiche dei governi che hanno una
visione tutta accentratrice del federalismo, imposta dalla logica dei
numeri per tagliare la spesa. E allora l’emblema di un imperatore
illuminato come Federico II di Svevia, il ricordo dell’antica Ausonia,
lo stemma dei Borboni o della Trinacria riportano all’economia e alla
lungimiranza del regno delle Due Sicilie, quando il rapporto tra
Mediterraneo e nord Europa poggiava su basi di pari dignità, rispetto
alla conflittualità odierna tra Italia e vertici dell’Unione Europea. Il
segretario federale della Lega Sud non ha dubbi sulla necessità di far
leva sull’orgoglio meridionale per essere artefici del proprio futuro,
facendo tesoro di errori e sopraffazioni del passato seguiti dall’Unità
d’Italia in poi. “Dobbiamo liberarci – ha detto Vestuto - dalla zavorra
dello Stato accentratore, motore dell’ideologia nordista e
industrialista che sfrutta il popolo meridionale, e riportare i centri
di decisione nel nostro territorio, avendo un grande retroterra
culturale. Siamo nati nel 1996, con la denominazione di ‘Lega Sud’ dopo l'esperienza di 'Lega Italia Federale'- ha detto Vestuto. La battaglia è sempre la stessa. Vogliamo
creare nel Mezzogiorno una lega autonomista indipendentista, con
l’istituzione di un Parlamento del Sud e di un Ministero meridionale.
Vogliamo che il nostro movimento possa essere la voce di tutti coloro ai
quali non è concesso dissentire, che vuole organizzare l’opposizione e
la protesta e trasformare il malessere sociale del popolo meridionale in
energia. Con ‘Lega SuD’ il Mezzogiorno tornerà ad essere artefice del
suo destino. Siamo autonomisti-indipendentisti, sulla falsariga di
quanto stanno facendo Scozia e Catalogna’’ . Il segretario della Lega Sud
ha ricordato la presenza in Parlamento fino al 2013 di cinque
rappresentanti alla Camera.
Franco Vespe che politicamente non sta mai fermo, e vuol dire la sua comunque, con Lega Sud conferma la ricerca di un centro di gravità permanente, come ripete una nota canzone di Franco Battiato. Una scelta -la sua- motivata da principi e obiettivi, supportati dagli studi e dai libri di Pino Aprile, e da una lunga analisi attraverso le slides sulle sfortune e le prevaricazioni subite dal Sud dall’Unità d’Italia in poi. “ Il centro gravità ? Lasciamo perdere – commenta Franco Vespe. La politica sempre più con la ‘’p’’ minuscola continua a deludere. E il Mezzogiorno continua a essere marginalizzato anche da quanti dovrebbero rappresentare meglio questi territorio. Le nostre risorse sono depredate e sfruttate altrove: acqua, gas, petrolio, valorizzano altre realtà. Le royalties ? Poca roba, anzi ancora meno con il calo del prezzo del greggio. Questa regione continua a essere povera e le energie migliori vanno via. Dove sono gli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali. Matera, capitale europea della cultura per il 2019, ne è tuttora priva e ci dicono che non serve. E la banda larga dov’è per servire le aree produttive e quella a vocazione turistica. Lo dico al presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, e al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e a quanti tacciono su quelle che sono le vere esigenze di Matera. Non c’è una strategia turistica e degli investimenti e si sta perdendo tempo. Con la Lega Sud saremo un pungolo continuo su questi temi . Guardate la Germania, dopo la caduta del muro di Berlino, ci ha dato una grande lezione. Il popolo tedesco si è riunificato nel segno della solidarietà. C’è, poi, un aspetto materiale-spirituale che va valutato, e che rappresenta il vero motore per entrare in modo sano nei processi di globalizzazione. E’ il caso delle guide turistiche. A Matera corriamo il serio rischio che possano esserci guide turistiche nate fuori regione o fuori dai confini nazionali che scavalcano i nostri ‘cervelli’’Gli altri devono venire qui per raccontare la nostra storia? Non è possibile’’. Punture di Vespe e non solo, che dalla militanza scudocrociata,al Ppi ad esperienze infruttuose in circoli, partiti e liste si sono manifestate con prese di posizione da “filippica’’ politica. Franco è un giocatore di scacchi e raramente arretra…
La questione del collegamento alla rete delle Ferrovie dello Stato è tra queste. Fortunato Martoccia, segretario provinciale di LegaSud, ha militato nelle passate elezioni nel Movimento Popolari per l’Italia ed ha portato avanti con un comitato la battaglia per la ferrovia. “ Quel collegamento – commenta – è una richiesta legittima per Matera, il suo territorio e per i rapporti con le altre province. Senza infrastrutture lo sviluppo non è possibile e il turismo è tra queste. Sono temi collegati al lavoro e in particolare per quello giovanile’’. Martoccia avrà il compito di aggregare altre forze nella regione. A Matera,intanto, il movimento conta sulle adesioni di Massimo Argiolas, Italo Rizzo, Vincenzo Gatta, Monica Cicala, Rosanna Lapacciana, Giovanni Riccardi, Giuseppe De Biasi oltre a Franco Vespe. Di seguito pubblichiamo il programma della Lega che alcune cose le ha avviate, per esempio,nella promozione di un ‘’marchio ad ombrello‘’ con un marchio meridionale e con alcuni supermercati che in Sicilia vendono prodotti locali. Altre devono fare i conti con le norme e la globalizzazione , ma con ‘’L’orgoglio di essere meridionali’’ tutto è possibile.
Franco Vespe che politicamente non sta mai fermo, e vuol dire la sua comunque, con Lega Sud conferma la ricerca di un centro di gravità permanente, come ripete una nota canzone di Franco Battiato. Una scelta -la sua- motivata da principi e obiettivi, supportati dagli studi e dai libri di Pino Aprile, e da una lunga analisi attraverso le slides sulle sfortune e le prevaricazioni subite dal Sud dall’Unità d’Italia in poi. “ Il centro gravità ? Lasciamo perdere – commenta Franco Vespe. La politica sempre più con la ‘’p’’ minuscola continua a deludere. E il Mezzogiorno continua a essere marginalizzato anche da quanti dovrebbero rappresentare meglio questi territorio. Le nostre risorse sono depredate e sfruttate altrove: acqua, gas, petrolio, valorizzano altre realtà. Le royalties ? Poca roba, anzi ancora meno con il calo del prezzo del greggio. Questa regione continua a essere povera e le energie migliori vanno via. Dove sono gli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali. Matera, capitale europea della cultura per il 2019, ne è tuttora priva e ci dicono che non serve. E la banda larga dov’è per servire le aree produttive e quella a vocazione turistica. Lo dico al presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, e al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e a quanti tacciono su quelle che sono le vere esigenze di Matera. Non c’è una strategia turistica e degli investimenti e si sta perdendo tempo. Con la Lega Sud saremo un pungolo continuo su questi temi . Guardate la Germania, dopo la caduta del muro di Berlino, ci ha dato una grande lezione. Il popolo tedesco si è riunificato nel segno della solidarietà. C’è, poi, un aspetto materiale-spirituale che va valutato, e che rappresenta il vero motore per entrare in modo sano nei processi di globalizzazione. E’ il caso delle guide turistiche. A Matera corriamo il serio rischio che possano esserci guide turistiche nate fuori regione o fuori dai confini nazionali che scavalcano i nostri ‘cervelli’’Gli altri devono venire qui per raccontare la nostra storia? Non è possibile’’. Punture di Vespe e non solo, che dalla militanza scudocrociata,al Ppi ad esperienze infruttuose in circoli, partiti e liste si sono manifestate con prese di posizione da “filippica’’ politica. Franco è un giocatore di scacchi e raramente arretra…
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Fortunato Martoccia - Segretario provinciale della Lega Sud Ausonia Matera |
La questione del collegamento alla rete delle Ferrovie dello Stato è tra queste. Fortunato Martoccia, segretario provinciale di LegaSud, ha militato nelle passate elezioni nel Movimento Popolari per l’Italia ed ha portato avanti con un comitato la battaglia per la ferrovia. “ Quel collegamento – commenta – è una richiesta legittima per Matera, il suo territorio e per i rapporti con le altre province. Senza infrastrutture lo sviluppo non è possibile e il turismo è tra queste. Sono temi collegati al lavoro e in particolare per quello giovanile’’. Martoccia avrà il compito di aggregare altre forze nella regione. A Matera,intanto, il movimento conta sulle adesioni di Massimo Argiolas, Italo Rizzo, Vincenzo Gatta, Monica Cicala, Rosanna Lapacciana, Giovanni Riccardi, Giuseppe De Biasi oltre a Franco Vespe. Di seguito pubblichiamo il programma della Lega che alcune cose le ha avviate, per esempio,nella promozione di un ‘’marchio ad ombrello‘’ con un marchio meridionale e con alcuni supermercati che in Sicilia vendono prodotti locali. Altre devono fare i conti con le norme e la globalizzazione , ma con ‘’L’orgoglio di essere meridionali’’ tutto è possibile.
Per saperne di più consultate www.legasud.it
IL PROGRAMMA DI LEGA SUD AUSONIA
1- Contrastare ed espellere ogni forma di invasione culturale e dominazione neocolonialista;
2- Nella scuola e nelle università deve essere promossa una verta cultura, basata su una visione del mondo e della vita spirtituale e non economicistica;
3- Avviare al Sud un sistema radiotelevisivo e con programmi di informazione e di spettacolo secondo una linea di identità meridioanale;
4- Risanamento urbanistico ed edilizio, salvaguardia delle risorse, investimenti ecocompatibili;
5- Il turismo deve essere il settore trainante per l’economia del Meridione. Vanno favori tutte le iniziative che salvaguardino l’ambiente e promuovere alleanze strategiche interregionali e con i Paesi del Mediterraneo;
6- Combattere il processo di privatizzazione, che intende svendere i grandi gruppi capitalistici i beni e le società che forniscono servizi essenziali alla comunità(innanzitutto sanità e istruzione devono essere garantiti gratuitamente a tutti i cittadini);
7- Promuovere grandi opere infrastrutturali e introdurre la detassazione degli utili investiti;
8- Avviare validi corsi professionali e di conoscere tecniche per sviluppare un apprendistato di nuovi mestieri nei settori dei beni culturali, turismo, artigianato e agricoltura;
9- Salario di ingresso di cinque anni per tutti i giovani al 18° anno di età e con successivo inserimento obbligatorio;
10- Blocco dell’apertura degli ipermercati;
11- Istituzione dei laboratori artigianali per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
12- Lotta contro coloro che esercitano attività dannose all’interesse delle comunità e di quanti commettono delitti contro il popolo, come gli usurai e gli sfruttatori di ogni risma;
13- Orario di sei ore per cinque giorni a settimana a parità di salario reale;
14- Libri di testo editi da case produttrici meridionali che dimostrino spirito critico, amore della verità, orgoglio e volontà di difesa dell’identità e della memoria storica;
15- Favorire lo sviluppo e l’organizzazione di una agricoltura che utilizzi i metodi di coltura e naturali e biologici
16- Costruire zone residenziali secondo i moderni criteri bioarchitettonici, assicurando a tutti una casa a dimensione umana;
17- Creazione di un sistema bancario del Sud che abbia l’obbligo di investire sul territorio meridionale quanto raccolto;
18- Creazione di un marchio a ombrello per i beni prodotti nel Sud per favorire lo sviluppo delle imprese meridionali,che dovranno essere obbligate ad assumere per primi i nostri disoccupati residenti.
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