Mola di Bari (AU) - Proseguono senza
soste le adesioni al progetto innovativo di riforma in senso federale del Sud.
Dopo la recente apertura della nuova sede a Pontecagnano (Salerno), la Lega Sud Ausonia si consolida anche in Puglia con l’apertura della sede provinciale a Bari e di una coordinamento cittadino a Mola di Bari (BA). Un momento significativo
considerando la valenza storica, culturale ed anche economica di una terra che da
sempre rappresenta l’ideale porta verso l’Oriente per il Mezzogiorno.
Tutto merito dell’entusiasmo e della caparbietà di Pasquale
Paccione, giovane imprenditore di Mola
di Bari, che ha accettato la sfida con cui intende rilanciare una zona –
quella del comprensorio barese – attanagliata dai soliti atavici problemi
legati alla malapolitica ed all’incapacità cronica nel dare risposte concrete ai
cittadini.
“La motivazione che mi ha
spinto ad abbracciare il progetto della Lega Sud Ausonia – afferma senza mezzi
termini Paccione – sta nella validità dell’idea di restituire centralità alle scelte dei cittadini
e di considerare la politica come uno strumento al loro servizio, e non come un
qualcosa – così come purtroppo abbiamo visto per interi decenni - con cui
soddisfare esclusivamente un proprio tornaconto personale. Nel posto dove sono
nato e vivo, poi, il regime dei partiti ci ha letteralmente messo in ginocchio
ed occorre a maggior ragione reagire di fronte a tale sfascio con i fatti, e
non più con le parole. Per i giovani ci sono poche speranze, e pensare che
abbiamo grosse potenzialità dal punto di vista economico, turistico e
culturale. Questo si traduce in mancanza di opportunità lavorative serie e di
ciò dobbiamo ringraziare sentitamente la classe politica locale composta da
quelle persone che hanno badato da sempre a curare i propri interessi, invece
di fare il bene dei cittadini. Cittadini che sono scoraggiati da questo andazzo
e che non hanno la forza di mettersi in gioco, pur esistendo indubbiamente un
grosso malcontento. Ovvio che se però dalle parole, non si passa ai fatti poi si
fa davvero dura”.
Su quelle che potrebbero essere le ricette per rilanciare il territorio, Paccione non ha dubbi. “Occorre assolutamente rilanciare –
afferma - le nostre produzioni tipiche,
come ad esempio quelle di olio che sono uno dei nostri fiori all’occhiello e
che sono state danneggiate da queste scellerate politiche europee che hanno messo
in grossissima difficoltà il settore. A tutto danno del nostro tessuto
imprenditoriale che ha perso competitività e grosse quote di fatturato, e che
hanno comportato fra l’altro quale diretta conseguenza, anche la perdita di tantissimi
posti di lavoro. E proprio sul rapporto con i giovani intendo puntare perché rappresentano
il futuro di questo territorio, e non è possibile che siano costretti ad
emigrare altrove per costruirsi un futuro dignitoso. Mola e l’intero comprensorio
barese – conclude Paccione – hanno bisogno di un vero cambiamento. Il tempo delle lamentele è finito, ora
bisogna concretizzare con i fatti”.
Francesco Montanino
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